


Cosa fa un arredatore d’interni? Combina design estetico e funzionalità nell’arredamento di ambienti. Non ha un ambito lavorativo specifico: può prestare la sua opera sia per un’abitazione, sia per un hotel, sia per un aeroporto o un ospedale. La combinazione di estetica e funzionalità è indispensabile in ogni ambito architettonico. Di architettura l’arredatore d’interni deve essere esperto, così come deve conoscere bene i materiali edili e i regolamenti edilizi: non è una professione da svolgere in maniera semplicistica; essa pretende professionalità, conoscenza e buon gusto.
Certo vi sono specializzazioni interne alla professione generale: si può rivolgere la propria competenza verso l’arredamento di abitazioni private, oppure si può preferire ed essere specializzati nell’occuparsi di alberghi o addirittura di ospedali o stazioni ferroviarie: di comune ci sarà sempre la competenza e la professionalità. Da non confondere con i decoratori d’interni che si occupano di valorizzare attraverso mobili e/o opere di rifinitura quali la scelta del colore, immobili privati o commerciali.
Arredatore d’interni: compiti principali
Vediamo nella pratica quali sono i compiti principali di un arredatore d’interni
- Capire quali sono le esigenze e le preferenze del cliente e considerare lo spazio su cui lavorare.
- Indirizzare il cliente verso la giusta scelta di colori, materiali e arredamento da utilizzare.
- Seguire il lavoro dalla fase di progettazione di massima fino al termine degli stessi.
- Dare corpo alle preferenze del cliente, rimanendo sempre fedele al budget indicato.
- Ottimizzare tutti gli spazi che gli vengono affidati, combinando stile e funzionalità
- Rapportarsi con eventuali direttori di lavori e fare da tramite tra i fornitori e il cliente.
Occuparsi di ogni singolo aspetto, anche burocratico, rispetto all’incarico che gli è stato affidato.
Questi gli aspetti quotidiani del lavoro di arredatore d’interni. Ma non è solo questo: sarebbe riduttivo. E’ il professionista che più di ogni altro aiuta a realizzare un sogno, un desiderio specie quando si tratta della casa in cui il cliente andrà ad abitare: bisogna che il professionista sia stato in grado di farlo sentire a proprio agio, come se quegli ambienti fossero sempre stati lì proprio per lui.
Non è cosa semplice. Ma chi interpella un arredatore d’interni? A volte il committente direttamente, a volte è lo studio di progettazione dell’abitazione che si avvale dei suoi servigi.
Milano: città di stile
Che Milano sia una delle capitali dello stile è riconosciuto; che tutto quello che è novità, moda, design nel capoluogo lombardo cresce e si sviluppo è risaputo; per cui nessuna meraviglia se l’arredatore d’interni a Milano è una professione tenuta in grande considerazione dagli studi di progettazione come da clienti privati.
Tra gli studi che si sono distinti negli ultimi anni Bollini è certamente tra i più noti e apprezzati nell’ambiente milanese del design e dell’arredamento d’interni. Lo studio prende per mano i propri clienti regalandogli proprio quella realizzazione dei desideri di cui si diceva prima. A cominciare dal primo approccio con il cliente, per proseguire guidandolo attraverso materiali, colori, mobili, questo studio di professionisti riesco a svelare la vera anima di una casa, di un ambiente, anche solo di una stanza.